L’osteopatia (dal greco “osteon” -osso e dal greco “pathos” – sofferenza) nella storia, viene definita come una medicina alternativa volta, secondo i suoi sostenitori, al ripristino dell’equilibrio generale del corpo, delle sue funzioni e del suo benessere.
L’osteopatia è un particolare sistema terapeutico formulato nei primi anni del Novecento dal medico Andrew Taylor Still. Principio fondamentale dell’osteopatia è che il corpo è in grado di produrre rimedi contro le malattie; ne deriva che il compito principale dell’osteopata è quello di individuare la reale causa del dolore, a volte posta lontano dalla zona sintomatica. Grazie ai trattamenti osteopatici, l’osteopata è in grado di ricondurre le diverse componenti dell’organismo a una situazione di equilibrio, senza dover necessariamente intervenire sulle zone dolenti. Vengono, quindi, forniti gli stimoli per ripristinare una ottimale funzionalità dell’organismo con conseguente autoguarigione del corpo.
L’osteopatia ritiene che un buono stato di salute derivi dalla capacità naturale del corpo di resistere e combattere gli influssi nocivi che provengono dall’ambiente esterno e dalle attività del quotidiano. La malattia, quindi, si sviluppa quando l’organismo riduce o perde questa capacità di contrastare le influenze nocive. Nella storia della medicina osteopatia si individuano molti fattori di indebolimento, indicando nei disturbi locali e nelle lesioni muscolo-scheletriche alcune delle principali cause della perdita del corpo di resistere agli influssi nocivi. L’osteopatia si occupa quindi di liberare e sviluppare tutte le risorse che consentono di mantenere la capacità di resistenza e di recupero del corpo. L’osteopatia si fonda su quattro principi fondamentali.
L’osteopatia si basa su quattro principi chiave: